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La medicina del lavoro è una branca della medicina che riguarda diagnosi, cura e prevenzione di tutte quelle malattie che possono essere causate dall’attività lavorativa o che comunque accadono sul luogo e nell’orario di lavoro.

La sicurezza lavorativa è di primaria importanza per lo Stato Italiano e per questo motivo negli anni si è impegnato a creare una normativa adeguata fino ad arrivare al Decreto legislativo n 81 del 2008 (noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro) che prevede per ogni azienda una valutazione dei rischi e la consulenza e l’intervento di un Medico Competente.

Si tratta di un dottore specializzato con acclarate esperienze per quanto riguarda l’identificazione dei sintomi causati dall’esposizione ai fattori di rischio lavorativi. Questi possono essere agenti chimici, fisici o biologici.

Si tratta in primo luogo di elementi strettamente connessi al tipo di lavoro che si esegue e per questo motivo è bene che il medico del lavoro abbia una conoscenza approfondita dell’azienda, del prodotto che si produce e delle varie sostanze con le quali i lavoratori e le lavoratrici possono entrare in contatto.

Infine, non è da sottovalutare, nella comparsa della malattia, anche l’apporto di fattori psicosociali, come lo stress correlato ad un lavoro pericoloso, particolarmente difficile, impegnativo o poco gratificante.

Da quanto finora detto si evince che la medicina del lavoro in primo luogo ha l’obiettivo di valutare tutti i rischi, sia reali che possibili, dopo di che deve puntare a ridurli al minimo. In ultima istanza il medico del lavoro ha il compito di curare le eventuali patologie che possono insorgere.

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Come si diventa Medico del Lavoro e quali sono i compiti che deve svolgere

Prima di tutto per diventare medici del lavoro è necessario superare il test di ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia e conseguire la Laurea dopo un percorso formativo della durata di 6 anni. A questo punto bisogna iscriversi all’Albo dei medici.

Successivamente, dopo un ulteriore test di ingresso a numero chiuso, si può accedere alla Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro. Gli esami da affrontare sono molteplici e spaziano tra tutte le materie che riguardano l’ambito lavorativo in modo da fornire l’esperienza e le conoscenze indispensabili per svolgere questo tipo di lavoro.

E’ indispensabile conoscere la normativa vigente, l’economia aziendale, l’impiantistica, la chimica, la tossicologia, la radiobiologia e l’igiene dei luoghi di lavoro, nonché la clinica delle malattie specifiche e le terapie d’urgenza e di primo soccorso.

Il medico del lavoro deve fare i sopralluoghi, valutare i rischi e ingegnarsi nell’individuazione dei punti nei quali possono essere ridotti i suddetti rischi. Non si tratta di un lavoro esclusivamente preliminare, in quanto sono necessari controlli frequenti per verificare che la situazione sia sempre sotto controllo e che i rischi si mantengano all’interno di specifici parametri.

Inoltre si occupa delle visite di controllo periodiche e di quelle da fare a domicilio quando il lavoratore chiede di assentarsi per motivi di salute per verificarne la reale necessità.

Conclusioni e ulteriori osservazioni sulla medicina del lavoro

La medicina del lavoro è particolarmente impegnativa e richiede un’attenzione costante, non va infatti sottovalutato nessun dettaglio, perché questo si potrebbe rilevare di vitale importanza per il lavoratore.

Un buon medico del lavoro, anche se alle prime armi, deve saper riconoscere in tempo tutti i segnali di insorgenza di una malattia, sia che sia di natura somatica che psicologica. E’ un lavoro complesso e di enorme responsabilità ma che si dimostra appagante dal punto di vista professionale e anche particolarmente remunerativo sul piano economico.

Informazioni tratte da: https://www.gdmsanita.it/medicina-del-lavoro-torino.php

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