L’etica in azienda: come creare e rispettare il modello 231
di Redazione
13/02/2017
Le aziende faticano ancora a vederlo come un vantaggio, barricandosi dietro alla scusa della troppa burocrazia, eppure, sotto al D.Lgs. 231 del 2001 si nasconde un’enorme opportunità. Quello che molti non riescono a capire è che l’adozione del modello organizzativo 231 è, per le aziende, una forma di tutela nei confronti di se stesse e della loro ragione di esistere: imprese ed enti sono un bene sociale che deve essere protetto e salvaguardato da eventuali reati e violazioni legislative.
Tuttavia, è anche giusto dire che, definire e creare un modello di organizzazione, gestione e controllo efficiente e in grado di prevenire la responsabilità amministrativa e penale delle aziende e dei vertici che ne fanno le veci, non è affatto semplice. Per riuscire nell’impresa occorre l’aiuto di una società di consulenza esperta del settore, come per esempio Alavie, che grazie a dei veri e propri professionisti, in pochi e semplici passaggi, può dar vita a un modello 231 a misura di azienda, efficace e sempre aggiornato.
Ogni impresa, dunque, deve disporre di un’organizzazione interna capace di controllare tutti i processi produttivi e impedire eventuali violazioni delle norme di legge; ma per arrivare alla sua costituzione è necessario seguire un preciso iter:
- analizzare i possibili rischi sulla base delle attività svolte dall’azienda
- redarre dei protocolli specifici con direttive e controlli di prevenzione dei reati
- pianificare i controlli e, una volta effettuati, procedere alla loro registrazione
- formare tutti i dipendenti e informare con costanza anche le parti esterne che hanno rapporti lavorativi con l’azienda
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