ausiliario del pedaggio telepass autostrada

I furbetti del Telepass hanno le ore contate, soprattutto a Pasqua: come riporta Il Sole 24 Ore, chi non saldava il suo debito al transito doveva provvedere attraverso un bonifico bancario o al Punto Blu, o ancora in tabaccheria o alle Poste. La procedura rimane, ma in aggiunta, diversi gestori del traffico e della manutenzione delle Autostrade hanno abilitato un’arma in più per la viabilità e la riscossione dei debiti degli automobilisti. Si tratta dell’ausiliario del pedaggio: si rischia di pagare 85 Euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente.  Una sorpresa di Pasqua che non sarà molto gradita ai viaggiatori che tendono a fare i furbetti per risparmiare.

Per ora, le società autostradali di Liguria e Piemonte sono le prime ad essere testate con la nuova figura, mentre Autostrade per l’Italia non ha ancora in preventivo di introdurre l’ausiliario in tempi brevi.

Il compito principale dell’ausiliario del pedaggio è aiutare i gestori autostradali a stanare chi non paga, sanzionando gli automobilisti che transitano nella corsia riservata al Telepass senza possederlo, o ancora, che sfruttano la scia del veicolo che li precede in modo da non pagare (e magari provocando un incidente). I furbetti del Telepass sono avvisati, così come i temerari del traffico e della viabilità autostradale.

L’ausiliario del pedaggio è una figura nata grazie alla modifica all’articolo 176 comma 11 del Codice della Strada, abilitazione rilasciata ai dipendenti delle società autostradali, ovvero i casellanti, per svolgere le funzione della Polizia Stradale. Alla base, infatti, c’è un accordo tra l’associazione delle società concessionarie autostradali, ovvero Aiscat, e la stessa Polizia Stradale. I primi casellanti abilitati alle multe per chi non paga il pedaggio in autostrada. Sarà comunque la Polizia a notificare il verbale a casa al proprietario del veicolo, entro 90 giorni.  Il test è partito in Liguria e Piemonte e se funziona, sarà esteso al resto d’Italia.

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