cessione del quinto

La cessione del quinto è un prestito molto vantaggioso anche per chi lo richiede. Ne possono usufruire soprattutto i dipendenti pubblici che possono contare su uno stipendio fisso e regolare. La condizione fondamentale è che vengano trattenute delle rate dallo stipendio per il rimborso pari a un quinto dell’importo dello stipendio stesso. La procedura per rinnovare la cessione del quinto è spiegata alla perfezione dalla redazione di Blitzquotidiano.it. Infatti sapevi che si può anche rinegoziare la cessione del quinto? Si tratta di una formula sempre più usata per ottenere un finanziamento adatto alle esigenze di ciascuno. Ma spieghiamo bene di che cosa si tratta e come funziona il rinnovo della cessione del quinto.

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Che cos’è il rinnovo della cessione del quinto

Abbiamo già spiegato che la cessione del quinto è una tipologia di prestito molto facile da ottenere specialmente per i dipendenti pubblici. Infatti le banche e le società finanziarie facilmente concedono un finanziamento a coloro che possono contare su uno stipendio fisso mensile.

Infatti lo stipendio o la pensione costituiscono un’ottima forma di garanzia sulle capacità di solvibilità del debitore. Alcuni scelgono di rinegoziare il prestito in corso con la cessione del quinto, avendo la possibilità di estinguere il debito e di aprire un nuovo finanziamento, in modo da poter disporre di una nuova liquidità.

Le tempistiche da considerare

Ci sono comunque dei requisiti e dei tempi che devono essere rispettati per quanto riguarda il rinnovo della cessione del quinto. A questo proposito la normativa di riferimento è la legge 180 del 1950, che, nell’articolo 39, stabilisce che è possibile rinegoziare e procedere quindi alla riapertura di un nuovo debito, quando il debitore ha già rimborsato almeno il 40% del debito precedente.

Quindi in base a tutto ciò bisogna considerare dei tempi ben precisi, che variano anche in base alla durata del contratto che si è stabilito per il primo debito.

Quindi, per esempio, se hai un contratto per un finanziamento della durata di 120 mesi, che corrispondono a dieci anni, puoi procedere al rinnovo dopo quattro anni.

Se hai un prestito della durata che corrisponde a cinque anni, 60 mesi, devi sempre attenerti alla percentuale del 40% del saldo del debito e devi anche rispettare la condizione che il nuovo prestito sia di durata almeno decennale.

Chi può effettuare il rinnovo

Tutti i dipendenti pubblici e statali e i pensionati INPS possono richiedere la rinegoziazione della cessione del quinto. In ogni caso ogni volta si deve valutare la convenienza economica nel procedere a questa richiesta.

Più che altro, se hai intenzione di procedere al rinnovo, devi informarti bene su quali costi rientrano nel conteggio estintivo. Ci sono infatti alcune spese legate al finanziamento che spesso non vengono considerate.

Basti pensare per esempio in questo senso agli interessi, alle spese di istruttoria e di intermediazione. Il cliente quindi può avere in carico questi costi da sostenere e quindi deve valutare, anche in base al proprio budget a disposizione, se effettivamente il tutto può essere vantaggioso.

Da non dimenticare che esiste anche un costo assicurativo, che non va sottovalutato. Il cliente deve sapere che è richiedibile il rimborso anche del premio assicurativo che non è stato goduto. A questo punto, dopo aver fatto i dovuti conti, si può richiedere anche un preventivo della cessione del quinto, per riuscire a capire se conviene portare avanti tutta la procedura.

Inoltre il cliente che intende procedere con la rinegoziazione deve anche comprendere fino in fondo qual è il totale delle spese che andrà a sostenere, anche per quanto riguarda i costi legati alla nuova operazione e, in maniera particolare, considerando il tasso TAEG.

Facciamo un esempio per spiegare meglio che cosa intendiamo quando parliamo di convenienza economica del rinnovo della cessione del quinto. Ad esempio mettiamo che hai un residuo di 30 rate per una cessione del quinto con rata mensile di 200 euro. Considerando tutte le spese potresti avere un conteggio estintivo di 4.500 euro.

Se consideri una nuova erogazione per un importo di 10.000 euro, basta sottrarre dai 10.000 euro i 4.500 euro che devi alla banca, per ottenere il risultato di 5.500 euro, che corrispondono alla nuova liquidità a disposizione. In questo modo potrai renderti conto se veramente questa nuova cifra potrebbe essere effettivamente utile a soddisfare le tue esigenze.

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