Migranti: approvata la legge sull’Immigrazione, nascono i centri per il rimpatrio

Approvata la legge sull’immigrazione, il presidente del Consiglio Gentiloni è molto soddisfatto mentre Sinistra Italiana ed Mdp sostengono che il provvedimento è contro la Costituzione. Negli scorsi giorni anche le associazioni avevano protestato. La Camera con il voto di oggi ha dato il via libera definitivo al decreto Minniti. Sono molte le novità introdotte con la nuova legge tra cui i Centri di permanenza per il rimpatrio, la riduzione dei tempi per la richiesta di asilo e la possibilità di svolgere lavori gratuiti di pubblica utilità per i richiedenti, l’eliminazione di un grado di giudizio per i ricorsi. Stanziati 19milioni di euro per l’esecuzione delle espulsioni.

I centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) sostituiranno i vecchi Cie, per un totale di 1600 posti. La loro collocazione sarà predisposta fuori dai centri urbani e nei pressi delle principali infrastrutture di trasporto. Un altro punto fondamentale è il taglio dei tempi di attesa per le domande di asilo che nel 2016 sono aumentate del 47% rispetto all’anno precedente, verranno impiegate inoltre 250 unità speciali per lavorare all’esame delle richieste e saranno istituite 26 sezioni specializzate in immigrazione. Il decreto Minniti prevede anche la proroga sino al 15 dicembre 2017 della sospensione dei versamenti a favore dei contribuenti di Lampedusa.

La legge sull’immigrazione, come dicevamo in apertura, non piace alle associazioni i provvedimenti abbattono le garanzie delle categorie più deboli. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha contestato il decreto migranti perché istituisce il “diritto etnico”, un duro colpo all’idea di giustizia e una pericolosa virata verso i vizi tipici della destra da parte di questo Governo che tratta l’immigrazione come un fenomeno emergenziale.

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